Credito di imposta ricerca-sviluppo-innovazione e design mira a sostenere la competitività delle imprese. Così facendo, stimolano gli investimenti da parte delle imprese in Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica, nell’ambito dell’economia circolare e di ideazione estetica.
A chi si rivolge il credito di imposta
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendemente dalla loro natura giuridica , il loro settore economico, le loro dimensioni e analogamente, dal sistema di determinazione delle entrate fiscali.
Sono escluse invece le società in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione amministrativa giudiziale, concordato preventivo senza continuità aziendale o altre procedure concorsuali.
Inoltre, sono escluse le imprese soggette a sanzioni in virtù dell’articolo 9, comma 2, del decreto n. 231.
L’utilizzo dell’indennità spettante è subordinato al rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro oltre che al corretto adempimento degli obblighi di pagamento dei contributi sociali e assistenziali a favore dei lavoratori.
LE ATTIVITà supportarte dal Credito di imposta ricerca-sviluppo-innovazione e design
Le attività supportate dal credito d’imposta , con le annesse percentuali del credito d’imposta sono:
- Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito della tecnologia della scienza:
20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro.
- Attività di innovazione tecnologica volte a creare nuovi o prodotti o processi produttivi sostanzialmente migliorati, nonché raggiungere obiettivi di transizione ecologica o innovazione 4.0 ( Per approfondimenti leggi il nostro articolo: “Digital transformation i primi passi nella transizione digitale“)
20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro.
- Attività di innovazione tecnologica volte a creare prodotti o processi produttivi nuovi o sostanzialmente migliorati:
10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
- Attività di design e ideazione estetica, diversi da quelli svolti nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica indicate nei punti precedenti, finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali:
10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Le spese ammissibili
Le spese eleggibili al Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sono le seguenti:
- Costi del personale relativi a ricercatori e tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato, di lavoro autonomo o rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati ad operazioni di ricerca e sviluppo;
- aliquote di ammortamento, canoni di leasing o di locazione semplice. Sono incluse inoltre, altre spese relative a beni mobili materiali software utilizzati in progetti di ricerca e sviluppo;
- spese per contratti di ricerca extra muros. Queste devono avere ad oggetto l’esecuzione diretta da parte del committente di attività di ricerca e sviluppo ammissibili del credito d’imposta;
- le quote di ammortamento riguardanti l’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di diritti di proprietà industriale relativi a un’invenzione industriale o biotecnologica così come quelle relative a una topografia di prodotto a semiconduttore o a una nuova varietà vegetale;
- le spese rerlative a servizi di consulenza e servizi correlati equivalenti ad attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito di imposta;
- spese di materiali, forniture e altri prodotti utilizzati in progetti di ricerca e sviluppo qualificati al credito d’imposta.
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