Due parole sulle reti 5G e sul loro dispiegamento: quali sono i principali vantaggi e perché l’intero ecosistema industriale sta correndo ad implementare la nuova tecnologia.
Con l’acronimo 5G si fa comunemente riferimento alle tecnologie e agli standard di quinta generazione per la telefonia mobile.
L’ITU (International Telecommunication Union), organizzazione internazionale che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e nell’uso delle onde radio, ha già stabilito che cosa si intende per 5G così da non ricreare quella confusione che si ingenerò all’epoca del lancio delle soluzioni di connettività 4G/LTE.
La banda di picco che una singola cella LTE può oggi trasferire è pari a 1 Gbps; con il 5G la capacità della rete verrà notevolmente ampliata dal momento che ogni cella dovrà sostenere almeno 20 Gbps in downstream e almeno 10 Gbps in upstream
Il 5G dovrà inoltre permettere la connessione di un milione di dispositivi per chilometro quadrato; gli operatori di telecomunicazioni dovranno disporre di almeno 100 MHz in frequenza, con la possibilità di scalare fino a 1 GHz. La latenza, in condizioni ideali, non dovrà superare i 4 ms ma l’ITU ha introdotto anche le connessioni URLLC (ultra-reliable low latency communications) la cui latenza non dovrà superare 1 ms.
A parte le performance “di picco”, secondo l’ITU le reti 5G dovranno consentire il trasferimento dei dati ad almeno 100 Mbps in downstream e 50 Mbps in upstream per ciascun utente connesso. Infine, la connettività 5G dovrà rimanere fruibile fino a velocità di 500 km/h e i dispositivi dovranno rapidamente porsi in uno stato di basso consumo energetico quando non più in uso.
Perché c’è tanto interesse sul 5G
Come mai accaduto prima d’oggi, l’intera industria si è mossa con largo anticipo per supportare una nuova tecnologia qual è il 5G.
Basti pensare che solo in Italia TIM, Fastweb e Huawei stanno sperimentando la rete 5G a Bari e Matera, per la copertura di Prato e L’Aquila si stanno attivamente occupando Open Fiber e Wind Tre mentre Milano è stata la scelta di Nokia e Vodafone.
TIM ha recentemente presentato, tra l’altro, la prima rete al mondo vRAN LTE Advanced, fondamentale per lo sviluppo del network 5G: TIM ed Ericsson portano al debutto a Torino la prima rete vRAN LTE Advanced al mondo.A settembre 2018 comincerà la gara indetta dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) per l’assegnazione delle licenze 5G e si sa già che a partecipare con le loro offerte economiche saranno Telecom Italia, Fastweb, Vodafone Italia, Wind 3 S.p.A, Linkem e Open Fiber: Ecco gli operatori in lizza per l’acquisizione delle licenze 5G in Italia.
A metà giugno 2018 è poi arrivata la conferma dell’accordo sulle specifiche 5G condivise a livello mondiale: L’implementazione delle reti 5G può cominciare: c’è accordo sulle specifiche.
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